A Scuola Di Giallo by Camilla Läckberg

A Scuola Di Giallo by Camilla Läckberg

autore:Camilla Läckberg [Läckberg, Camilla]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica E Varia, Salute E Benessere, Autoaiuto, Miglioramento Di Sé, Creatività, Lingue E Consultazione, Conoscenze Linguistiche, Scrittura ed Editoria, Composizione E Scrittura Creativa, Gialli, Thriller
ISBN: 9788831737050
Goodreads: 18455803
editore: Marsilio
pubblicato: 2011-01-01T00:00:00+00:00


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Camilla Läckberg

Il predicatore

Le prime pagine del libro...

Il predicatore

Camilla Läckberg

La giornata cominciò in maniera promettente. Si svegliò presto, prima del resto della famiglia, e dopo essersi vestito il più silenziosamente possibile riuscì a sgattaiolare fuori senza farsi notare. Prese anche l’elmo da cavaliere e la spada di legno, che fece oscillare felice mentre percorreva di corsa i cento metri dalla casa all’imbocco di Kungsklyftan. Si bloccò per un attimo e guardò pieno d’ammirazione la spaccatura verticale nella roccia. La distanza tra le due pareti che si ergevano per una decina di metri verso il cielo, dove il sole aveva appena cominciato a sorgere, era di un paio di metri. I tre grandi blocchi di pietra rimasti sospesi in eterno proprio a metà erano uno spettacolo suggestivo. Quel luogo esercitava un magico potere d’attrazione su un bambino di sei anni, e il fatto che Kungsklyftan fosse territorio proibito ne aumentava il fascino.

Era stato battezzato Kungsklyftan, Gola del Re, quando Oscar II aveva visitato Fjällbacka alla fine dell’Ottocento, ma non era certo una cosa che lui sapesse o a cui avrebbe potuto dare qualche importanza quando s’insinuò lentamente nelle ombre, con la spada di legno pronta ad attaccare. Papà gli aveva però raccontato che le scene dell’antro infernale di Ronja erano state girate proprio lì, e quando aveva visto il film si era emozionato a veder cavalcare nella gola il brigante Matteo. A volte lì giocava a fare il brigante, ma quella mattina era un cavaliere. Un cavaliere della Tavola Rotonda, come nel grande libro illustrato che gli aveva regalato la nonna per il suo compleanno.

Strisciò fino ai massi che punteggiavano il terreno e si preparò ad attaccare il grande drago sputafuoco, armato di coraggio e di spada. Il sole estivo non arrivava ancora sul fondo della gola, il che la rendeva un luogo freddo e buio, perfetto per un drago. Presto gli avrebbe fatto sgorgare il sangue dalla gola: dopo una lunga lotta contro la morte sarebbe caduto senza vita ai suoi piedi.

Con la coda dell’occhio vide qualcosa che attirò la sua attenzione. Dietro un masso si scorgeva un lembo di stoffa rossa, e la curiosità prese il sopravvento. Il drago poteva aspettare. Magari proprio in quel punto si nascondeva un tesoro. Prese lo slancio e saltò sul masso, guardando giù sul lato opposto. Per un attimo rischiò di cadere all’indietro, ma dopo aver oscillato e roteato le braccia per qualche attimo ritrovò l’equilibrio. In seguito non avrebbe ammesso di essersi spaventato, ma in quel preciso istante, in quel breve spazio di un momento, provò una paura che non aveva precedenti nei suoi sei anni di vita. Una signora gli aveva teso un agguato. Era lì stesa sulla schiena e lo guardava con gli occhi fissi. Il primo impulso fu di scappare, prima che lei lo agguantasse e capisse che lui andava a giocare lì anche se era proibito. Forse lo avrebbe costretto a dire dove abitava e lo avrebbe portato a forza da mamma e papà che si sarebbero arrabbiati



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